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Conti correnti: Fisco avrà accesso anche a giacenze medie

lentepubblica.it • 8 Giugno 2015

segnalazioni-contributiDal 30 giugno il Fisco conoscerà la giacenza media sul conto corrente dei contribuenti italiani, nell’ambito dei controlli anti-evasione fiscale o frodi ISEE: le informazioni 2014 comunicate all’Anagrafe Tributaria.

 

Dal 30 giugno il Fisco italiano avrà accesso ad una nuova informazione sulle finanze dei contribuenti, ossia la giacenza media sul conto corrente. Entro fine mese, infatti, banche e intermediari finanziari dovranno comunicare tale dato, in ottemperanza al dettato del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 73782/2015, che integra le precedenti disposizioni in materia di comunicazioni obbligatoria all’Anagrafe Tributaria.

 

Cosa comporta questo per il contribuente? Che il Fisco avrà un’informazione in più per stanare eventuali comportamenti elusivi o di evasione fiscale. Altro utilizzo rilevante sarà quello ai fini ISEE: il dato sulla giacenza media è infatti uno di quelli che il contribuente auto-dichiara con la DSU (Dichiarazione Sostituiva Unica), che si compila nel calcolo del nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), necessario per accedere a prestazioni di welfare. Anche in questo caso, il parametro è stato inserito per evitare scorrettezze nell’indicazione delle condizioni patrimoniali.

 

Per quanto riguarda l’ISEE, l’inserimento della giacenza media è una delle misure anti furbetti (ad esempio: svuotare il conto prima di fine dicembre e riempirlo poi a gennaio, falsando così il dato sui saldi di inizio e fine anno). In relazione invece ai controlli fiscali, l’Anagrafe tributaria serve per analizzare i dati e incrociarli, ad esempio con quelli delle dichiarazioni dei redditi, per elaborare le liste dei contribuenti a maggior rischio evasione.

 

Il dato da trasmettere entro il prossimo 30 giugno 2015 è quello sulla giacenza media relativa al 2014. In pratica, il dato sulla giacenza media si aggiunge alle altre informazioni sui conti correnti che gli intermediari finanziari trasmettono all’Anagrafe Tributaria, ossia:

 

  • saldo a inizio e fine anno,

 

  • importo totale degli accrediti e degli addebiti effettuati nel corso dell’anno.
Fonte: PMI (www.pmi.it) - articolo di Barbara Weisz
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